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Iglesias, lettera aperta al Sindaco Usai. La minoranza "Responsabilità condivisa, ma riapriamo"

Durante il Consiglio comunale (dedicato all'emergenza Covid-19 ndr) svoltosi nella giornata di ieri, tra i vari argomenti è stato affrontato il tema della riapertura per la giornata di lunedì 11 Maggio di tutte le attività cittadine ad oggi risultanti ancora chiuse per decreto.

L’algoritmo “RT”, i cui dati sono stati diffusi ieri, è rispettato. Iglesias infatti, così come la stragrande maggioranza dei Comuni sardi è stato definito “Non classificabile” per la mancanza di contagi. Le linee guida sono già state predisposte e molti comuni del nostro territorio hanno deciso la riapertura.

Perplessita e titubanza da parte del Sindaco Usai, la cui incertezza a quanto pare, ma soprattutto quanto da lui dichiarato sta nella liceità della decisione da prendere, ma soprattutto la paura di eventuali ricorsi da parte del TAR. Decisione che, così come anticipato, prenderà solo dopo aver sentito il Prefetto.

Parere favorevole invece da parte di alcuni esponenti della minoranza, in particolar modo il Movimento 5 Stelle, Forza Italia ed Iglesias in Comune, i quali si sono esposti nel concedere la riapertura già dal prossimo lunedì. La motivazione è stata univoca: anche solo una settimana di ritardo può decretare la chiusura definitiva di molte attività commerciali della città, con annessa perdita di numerosi posti di lavoro, cosa che il nostro territorio, ma soprattutto il nostro Comune, non può permettersi. Per questo motivo, nella mattinata odierna, i Consiglieri di minoranza Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru hanno deciso di scrivere una lettera aperta al Sindaco Usai, il cui contenuto è riportato qui sotto:


Egregio Sig. Sindaco Egregio Signor Presidente Alla luce di quanto emerso nel Consiglio comunale dedicato all’emergenza Covid-19 svoltosi in data 08/05/2020, ma soprattutto con riferimento a quanto da Lei detto circa la preoccupazione e la titubanza nel poter permettere, dalla data di lunedì 11 maggio, la riapertura di numerose attività produttive cittadine (parrucchieri, estetisti, commercianti etc.), ci sentiamo di dover ricordare quanto in questi due mesi gli Iglesienti abbiano compiuto un grande sforzo, ma soprattutto con grande diligenza abbiano rispettato tutte le regole imposte per questo periodo di quarantena forzata. Numerose sono state le attività commerciali costrette a chiudere e numerosi sono quei settori che non hanno avuto la possibilità di svolgere anche solo in maniera parziale il loro lavoro. Questa emergenza sanitaria sta provocando una crisi economica senza precedenti, tante, forse troppe sono le attività commerciali che non riusciranno a ripartire. La nostra è una città che non può permettersi anche un solo giorno di ulteriore chiusura. Non dimentichiamoci del fatto che Iglesias vive grazie alle numerose partite iva che quotidianamente mandano avanti l’economia cittadina, ma soprattutto grazie ad esse si manda avanti una moltitudine di servizi che arricchiscono l’offerta cittadina in periodo turistico. È grazie a loro infatti se ogni anno abbiamo la possibilità di ospitare una piccola fetta di turismo isolano, lo stesso turismo che permette di far conoscere la nostra città in tutta la Regione e non solo. Immaginiamo e capiamo le preoccupazioni, ma non dimentichiamoci che anche un solo giorno di chiusura in più può significare la chiusura definitiva di un’attività, con annessa perdita di diversi posti di lavoro. Una sconfitta che il nostro territorio, ma soprattutto la nostra Iglesias non può permettersi. Non dimentichiamo che l’algoritmo “RT”, i cui dati sono stati diffusi ieri, è rispettato. Iglesias infatti, così come la stragrande maggioranza dei Comuni sardi è “Non classificabile” per la mancanza di contagi. Le linee guida sono già state predisposte e molti comuni del nostro territorio hanno deciso la riapertura. Non troviamo corretto che venga interpellato il Prefetto o rispettare passaggi non previsti, quando la stessa Ordinanza Regionale prevede la possibilità di revocare il provvedimento della riapertura nella malaugurata ipotesi in cui qualcosa non dovesse funzionare. La responsabilità dei nostri concittadini, farà il resto. La stessa responsabilità che è stata da Voi rivendicata per la riapertura delle librerie. Oggi più più che mai, Iglesias ha bisogno di ripartire. Rinnovando la nostra disponibilità, attendiamo un vostro segnale ed una vostra eventuale decisione.

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