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Iglesias, Parco delle Rimembranze deturpato dall'amministrazione. È polemica.

Aggiornamento: 16 ago 2020

Altro giro, altra corsa! Si pensava che al peggio ci fosse un limite, ma ad Iglesias a quanto pare non si smette mai di rimanere stupiti.


Questa volta a farne le spese è il Parco delle Rimembranze, storico parco inaugurato nel 1923, con la presenza dell'allora sottosegretario alla Pubblica Istruzione (On. Dario Lupi) e migliaia di cittadini Iglesienti, per onorare e ricordare in eterno le vittime della prima guerra mondiale della città di Iglesias.


L'amministrazione comunale infatti ha deciso di sfruttare un lauto contributo erogato dalla Portovesme srl (circa 200 mila euro) per, a detta loro, rimodernare il parco.


Un progetto futuristico, di dubbio gusto ed utilità, che ha palesemente deturpato un simbolo e monumento storico appartenente alla Città di Iglesias.


Nel 1923, con la realizzazione del parco furono piantati numerosi cipressi, uno per ogni caduto della nostra città; ogni pianta infatti possedeva in origine una targa in metallo con inciso il nome del caduto ed il luogo della sua morte.

Per anni questi alberi sono stati il luogo di culto per le madri che, in preghiera, ricordavano i propri figli.


Insomma, un luogo dal grande significato, che trasuda quasi cento anni di storia e che Usai e compagnia cantante sono riusciti a rovinare.


Sia chiaro, è giusto prendersi cura degli spazi cittadini e dei monumenti, in tutte le città del mondo infatti si effettuano opere di restauro, ma come prima cosa sarebbe doveroso conoscere la storia e la simbologia di ciò che si va a toccare, e solo dopo mettere in atto un progetto che possa portare delle migliorie.


Per l'amministrazione comunale infatti, la grande opera di modernizzazione è coincisa con il dover gettare una colata di catrame in varie aree del parco, compreso il famoso viale ed il relativo lastricato in mosaico che lo caratterizzava.


Non è passato inosservato inoltre lo smantellamento di alcuni cipressi per poter creare nuovi ingressi e collegamenti con le aree adiacenti.


Uno scempio che ovviamente ha suscitato lo scalpore e la rabbia di una grandissima parte della comunità iglesiente, rimasta disgustata da tale orrore.


Ancora una volta l'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Usai si è dimostrata impreparata ma soprattutto non all'altezza di guidare la città; simili azioni sono da condannare e dimostrano palesemente come le loro idee e le loro azioni siano frutto dell'improvvisazione e della non conoscenza della città e della sua storia.


Inoltre stupisce come l'arroganza dei nostri amministratori sia ancora oggi l'unica arma con la quale rivendicano le loro azioni, affermando chiaramente che ciò da loro effettuato è una grande opera di miglioramento.


"Ognuno è libero di rimanere nella sua ignoranza - ha commentato duramente Federico Garau (M5S) - ma se chi oggi amministra non ha voglia di studiare ed informarsi prima di eseguire tali scempi, farebbe bene ad evitare di deturpare la città con opere di questo genere. Ci sono veramente tanti modi per migliorare e per prendersi cura delle aree e dei monumenti storici cittadini, il primo è quello di studiare, il secondo è quello di affidarsi a cultori ed esperti della materia, che fortunatamente ad Iglesias non mancano.

Questa amministrazione ormai non mi sorprende più, non mi stupirebbe se un domani rimuovessero la statua di Quintino Sella dal centro dell'omonima Piazza, per mettere un chiosco di gelati."


Iglesias paga ancora una volta per il fatto di avere persone completamente impreparate ed improvvisate nella gestione del patrimonio cittadino.


Una dimostrazione, l'ennesima, che si spera possa servire ai cittadini iglesienti per scegliere con maggiore attenzione, in futuro, i propri amministratori.


Una cosa è certa: per arroganza, spessore politico e capacità, quella di Usai è quasi certamente una delle peggiori amministrazioni della storia di Iglesias degli ultimi trent'anni.

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